Il presente lavoro nasce dalla collaborazione tra me e la Dott.ssa Biologa Nutrizionista Valentina Lopez e la passione per la “contaminazione” tra branche diverse.
Viviamo in un’epoca dove si fa largo uso di Soft Drink, Energy Drink e bevande a soluzione zuccherata.
Ma cosa sono?
Possiamo dire che i Soft drink sono bevande analcoliche a base di acqua naturale o gassata con o senza anidride carbonica a cui vengono aggiunti: aromi, zucchero o dolcificanti e altri ingredienti in proporzioni variabili.
Per intenderci…il Crodino è un soft drink!
In Italia per fortuna se ne fa un uso moderato ma il consumo è in rapida espansione, soprattutto tra bambini ed adolescenti.
Anche gli Energy drink sono una sottocategoria dei Soft drink, quest’ultimi si differenziano però nel “bersaglio” a cui sono indirizzati.
Quando parliamo di Energy drink non pensiamo più alle bevande zuccherate per bambini ma ci spostiamo nel mondo degli adulti, ovvero quelli per cui a livello di marketing possono colpire la capacità di introdurre e reintegrare l’energia persa. Quest’ultimi infatti sono bibite contenenti sostante stimolanti come la taurina, glucosio e la caffeina. L’alta capacità eccitante viene sfruttata per fornire energia al consumatore.
Da escludere dal discorso sono gli Sport drink: destinati agli sportivi e che hanno come fine quello delle reidratazione dei Sali minerali persi durante la sessione sportiva.
Tutti i Soft drink a livello nutrizionale contengono una grossa percentuale di zucchero ed alta acidità in rapporto allo scarso valore nutrizionale di micro-nutrienti, vitamine e minerali.
È infatti dimostrato come l’ampio e continuo uso di tali bevande sia causa di carie, erosioni e infiammazione gengivale.
Dunque, i Soft drink ed gli Energy drink contribuiscono al deterioramento della salute orale e di conseguenza alla salute generale dell’organismo.
Al dì là del costo medio annuo di queste bevande, non indifferente.
Ma che ruolo abbiamo noi Igienisti Dentali in tutto ciò?
La prevenzione passa attraverso molteplici sfumature. Delle possibili soluzioni potrebbero essere: l’eliminazione di bevande zuccherate nei distributori automatici nelle scuole; sensibilizzazione dei genitori sugli effetti di queste bibite; uso di dentifrici e collutori remineralizzanti; affiancamento scolastico da parte dei professionisti sul ruolo dell’alimentazione.
Dott.ssa Giulia Astolfi – Igienista Dentale
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